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Affronta la tua giornata con una sana risata
Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Marc Levy

(Boulogne-Billancourt, 16 ottobre 1961) è uno scrittore francese.


Le rughe della vecchiaia,
formano le più belle scritture della vita,
 

quelle sulle quali i bambini,
imparano a leggere i loro sogni.


  • Se tutti lo facessero anche solo una volta al giorno, regalare un sorriso, immagini che incredibile contagio di buon umore si espanderebbe sulla terra? Allora, vinceresti la tua sfida. (da Sette giorni per l'eternità)
  • Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell'inferno, il mio angolo di Paradiso. (da Sette giorni per l'eternità)
  • Ah l'umorismo, che splendido modo per neutralizzare la realtà quando essa ci cade addosso. (da Quel che non ci siamo detti)
  • Dopotutto vivere nel dramma è un modo come un altro di esistere. (da Quel che non ci siamo detti)
  • È affascinante notare come la paura riesca ad inibire la mente. (da Quel che non ci siamo detti)

Foto in primo piano di Teo Mammucari. Capelli scuri ondulati, occhi furbastri, viso solare e sorridente. Indossa una giacca scra ed una camicia bianca aperta. Immagine fresca e viva.

Teo Mammucari

Pseudonimo di Teodoro Roberto Luis Mammucari (1964 – vivente), conduttore televisivo italiano.

Aforismi di Teo Mammucari

  • Sono entrato nel mondo dello spettacolo seguendo i consigli del mio psicanalista: "Devi far parte di quell'ambiente, là forse troverai qualcuno che non ti sia superiore intellettualmente e culturalmente".
  • Io dico che la volgarità è quella della loro tv, quella dei conduttori che dicono: "Buonasera, facciamo un bell'applauso". È quella delle trasmissioni alle quali il pubblico va perché lo pagano 80 euro a sera. Alle mie trasmissioni non viene pagato nessuno. Vengono perché si divertono. Oggi la tv è ipocrita, è finzione.“
  • Quando faccio uno scherzo in studio e mi accorgo che qualcuno è in difficoltà, io mi interrompo, spiego alla persona che si trattava di un gioco, saluto e non mando in onda nulla. Io vengo dal collegio, dalla strada di via della Magliana. Vivevo con la povera gente. Non passavo il tempo coi fighetti.
  • Ho avuto la fortuna di andare a lavorare nei villaggi turistici, dove tutti i giorni avevo un microfono in mano, imparavo tantissime cose. Quando la gente va in vacanza, incredibilmente con l’animatore si confessa.
  • Quando tornavo dai villaggi turistici dove guadagnavo pochissimo aiutavo le signore a scaricare la macchina e poi mettevo la spesa nell'ascensore e mio cugino lo chiamava dall'alto. Quando l'ascensore tornava giù la spesa era scomparsa. Mangiavamo per giorni. Gli inquilini del condominio erano tanti.
  • Io sono un clown, un giullare, sono nato per divertire..
  • Ho faticato tanto ma ho sempre avuto un angelo custode dietro le spalle.
  • I miei si separarono e siccome eravamo quattro fratelli, io sono finito in collegio. È servito anche quello.
  • Per me è un complimento quando la gente mi dice che sono cattivo. A mettersi la cravatta per dire buonasera e fare sorrisoni siamo capaci tutti.
  • Io preferisco personalizzare i programmi che conduco, metterci qualcosa di mio.

Maurizio Crozza

(Genova, 5 dicembre1959) è un comico e conduttore televisivo italiano.

Aforismi e citazioni di Maurizio Crozza

  • Perché se una massa gassosa esce da un corpo solido, la gente ti guarda male?
  • Schliemann era un grande scienzato che ha cercato Troia e poi l'ha trovata. Ma non c'aveva i soldi.
  • Non è che il metal detector suona perché hai una salute di ferro!
  • Siam' mica qui a chiedere la patente nautica a Noè!»
  • La discoteca è uno spazio chiuso pieno di isotope. Per la legge di Newton, due corpi nel vuoto si attraggono. Figurati in discoteca.
  • Nel 2036 un asteroide potrebbe cadere sulla Terra distruggendo tutte le forme di vita. Come risponde la scienza? La scienza cosa dice? Che consigli dà la scienza? Non fate dei mutui troppo lunghi!
  • Un corpo immerso in un liquido si bagna. Un corpo immerso nel cemento sapeva troppo. Un corpo immerso in un altro corpo si diverte. Un corpo immerso in due corpi è un'orgia.
  • L'integralismo religioso, vuol dire una religione con tanta crusca, infatti fa fare delle grosse cacate.
  • Due rette che vanno all'infinito, chi le paga?
  • È più facile trovare vita su Giove che un motociclista col casco a Napoli.

una foto in binco e nero il comico sul palco con le braccia allargate è un ragazzo giovane paffutello con i capelli lunghi scuri

Walter Di Gemma

(Milano 10 gennaio 1968)
Artista milanese che nasce dal cabaret tradizionale. Autore ironico e sferzante.

Aforismi di Walter Di Gemma

  • Quando sono in aereo mi sento sollevato.
  • Quando gli astri sono furbi, diventano furbastri.
  • Una recente statistica ha dimostrato che si diventa fotografi nell'età dello sviluppo.
  • Ho appena messo in frigorifero l'età che avanza.
  • Il mio calzolaio è caduto in una scarpata.
  • Due uomini gay si sono sposati e hanno chiesto la comunione dei peni.
  • Oggi è il compleanno del mio guru. Auguru!
  • Ho capito bene? Certi politici vogliono tassare la prostituzione? Cioè, praticamente si autotassano?
  • Ho mangiato lamponi, more e mirtilli. E ora sono rutti di bosco!
  • Le donne possono giustamente dire: l'utero è nostro e lo gestiamo noi! L'uomo può quasi sempre dire: Il pene è nostro e lo gestite voi!
  • Dopo trenta sedute la mia schiena è ancora a pezzi. Probabilmente ho scelto un fisioterapirla.
  • Milano storica: chi in tempi antichi parlò per primo della tassa sui rifiuti? Paolo di Tarsu.
  • Cosa penso della masturbazione? Che sia la solita menata.
  • Dracula aveva un televisore al plasma.
  • Facebook: Avviso alle donne in pieno ciclo mestruale: vi pregherei di non aggiungere il mio nominativo all'impostazione "Chi può vedere le mie cose". Grazie per la comprensione!
  • Mi fanno paura i ministri senza portafoglio, perché vorranno sicuramente il nostro.
  • Io ho un amico che ogni tre quarti beve un quarto per fare un'ora.
  • La moglie di Giuda indossava collant 30 denari.
  • I senatori a vita, per come sono saldamente fissati alle poltrone, si dovrebbero chiamare senatori a vite.
  • Come si chiamano le persone che hanno gli sci? Scimuniti.
  • Il vantaggio di pescare trote nel fiume Oglio è che sono già condite.
  • Il comandante Schettino ha passato la giornata in tribunale per un lungo interrogatorio da parte del Gip di Grosseto. Nella pausa pranzo gli sono stati offerti degli spaghetti allo scoglio.

peleto con l'aureola collo grasso occhietti con spracciglia a v inversa due grossi solchi vanno dal naso ai vertici della bocca segnando le guanciotte

Lino Banfi

Nome d’arte di Pasquale Zagaria (Andria, 9 luglio 1936)
Attore, comico, conduttore televisivo, scrittore, cantante, sceneggiatore, doppiatore e ambasciatore dell’UNICEF italiano.
Girava una bufala in internet sulla sua morte e lui "io mi gratto".

Aforismi di Oronzo Canà e Rodolfo Calabrone (Lino Banfi) 

  • Mia moglie ha fatto un concorso alle poste, ma non l'hanno presa...non era raccomandeta!
  • Ma tu fai il procuratore o il commerciante di culi? No, tanto per sapere...
  • Certo che tu metti un’allegria! Ti chiami Crisantemi, ti ho comprato ai primi di novembre, cerca di non gufare continuamente!!!
  • E ti pareva che non mi doveva andare bene a me? Mi dovevano scambiare pure per ricchione! A me che mi chiamavano lo stantuffo del tavoliere!
    (Vieni Avanti Cretino)
  • Fermati, no te lo devo dire... Ce l'ho sulla punta dei polmoni! Io ti odio a te! Hai capito?!? È un fatto di pelle.
    - In senso epidermico?
    - No! Di pelle! Di rottura di pelle! M'hai rotto le pelle va bene?!
    (Occhio Malocchio Prezzemolo E Finocchio)
  • Ho ho scoperto che tu non sei né figlio d'emigrante, né figlio di preta pura, tu sei proprio figlio di puttena!
    (L'Allenatore Nel Pallone)
  • Sarò muto come un pesce... che si è operato alle corde vocheli.
    (L'Allenatore Nel Pallone)
  • Marcolino: Zio Lino! Zio Lino! Di che sesso sono le tartarughe?
    - Lino: Che hai detto? Non ho afferreto!
    - Marcolino: Di che sesso sono le tartarughe?
    - Lino: Che cazz... che ne so io? Non c'hanno sesso! Sono ricchioni! Va bene?
    Lino (Lino Banfi), Marcolino (Andrea Ciccolella) dal film "Al bar dello sport" di Francesco Massaro
  • Pervertito, depravato, lascivo, lubrico...
    - Monica, non ti riconosco più!
    - Strunzo!
    - Eh, adesso ti riconosco... 
    Rodolfo Calabrone (Lino Banfi) dal film "La ripetente fa l'occhietto al preside" di Mariano Laurenti

Il sorriso è l'arma più potente al mondo.

Dona serenità, rallegra un cuore triste
Fa bene a te e a chi ti sta intorno.
Ricorda di non negarlo mai a nessuno
e sopratutto appena sveglia
il primo concedilo a te stessa!

Alberto Sordi
(Roma, 15.06.1920 - 24.02.2003)
Attore cinematografico, doppiatore e regista italiano.

 

Una volta anche solo il fatto
di andare a piedi, di salutarsi,
di sentirsi parte di una società,
aiutava a essere più umani.

sempre sorridente in questa foto quando aveva tantissimi capelli ricci

Enzo Iacchetti

Vincenzo "Enzo" Iacchetti (Castelleone, 31 agosto 1952) è un attore, comico, conduttore televisivo, cantante italiano.
Dal 1994 conduce insieme al suo collega e grande amico Ezio Greggio il "telegiornale satirico" Striscia la notizia, diventandone uno dei volti storici.

Aforismi e Citazioni su Enzo Iacchetti

  • E' una questione di punti di vista: come gli aquiloni, che pensano che la terra sia attaccata al filo.
  • Lei gli diceva: "Se tu m'amassi...". Poi gli scriveva: "Se tu m'amassi...". Gli sussurrava: "Se tu m'amassi...". Lui le rispose: "Ma no che non t'amasso!".
  • Poesie bonsai: Oh Lumaca. Cosa ti viene in mente/ di attraversare proprio adesso?/ Lo so ch'è domenica/ e il centro storico/ è chiuso al traffico,/ ma c'è sempre qualche furbo/ col motori…SCIAK ! . Nota a fondo poesia: Se si suppone l'esistenza di un cervello negli ultras del calcio è lecito ipotizzare una mente pensante anche nelle lumache.
  • Il toro da monta gay: come si fa a far sapere al contadino che la mucca non ti piace come il toro del vicino?
  • Chissà se le stelle per esprimere un desiderio devono aspettare che cada la terra?
  • Poesia bonsai: "Cosa vuoi che ti dica: se la amo la amo!". Faccia di me / quello che vuole/ come quando l'altra sera/ mi ha costretto ad inginocchiarmi/ davanti a sua madre. / Faccia di me / quello che crede/ come quando al ristorante / mangiando gli ossi buchi / vuole sempre il mio midollo./ Faccia di me quello che vuole/ Faccia di me quello che vuole/ Faccia di me...e...e...rda.
  • Poesia: Cara/ scendo un attimo a comprare le sigarette,/ disse un giorno alla sua moglie/il signor Beppe/ e non tornò mai più / andò a comprarle in Perù,/coi soldi messi via/si comprò una tabaccheria./Non lo trovarono mai/alla faccia della Raffai!
  • Ora finalmente possiamo dirlo: Arsenio Lupin era socialista.
  • Chi dice che la religione è l'oppio dei popoli, si è mai fumato una pagina della Bibbia?

Il bambino che non gioca non è un bambino,

ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre
il bambino che ha dentro di sé. 

un ritratto del personaggio ha circa 30-40 anni capelli cortissimi con lapunta a centro fronte, sopracciglia sottili, labbra sottili, magro orecchie leggermente a sventola

Niccolò Machiavelli

(3 maggio 1469, Firenze - 21 giugno 1527, Firenze)

Niccolò di Bernardo dei Machiavelli è stato uno storico, filosofo, scrittore, politico e drammaturgo italiano.

Aforismi di Niccolò Machiavelli

  • Il fine giustifica i mezzi (sintesi di "... nelle azioni di tutti gli uomini, e massime de' Principi, dove non è giudizio a chi reclamare, si guarda al fine. Facci adunque un Principe conto di vivere e mantenere lo Stato; i mezzi saranno sempre giudicati onorevoli, e da ciascuno lodati...", capitolo XVIII del Principe).
  • Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà. 
  • Dove men si sa, più si sospetta.
  • Ognun vede quel che tu pari. Pochi sentono quel che tu sei.
  • E poiché la fortuna vuol fare ogni cosa, ella si vuol lasciar fare.
  • Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ce ne lasci governare l'altra metà.
  • Gli uomini non buoni temono sempre che altri non operi contro di loro quello che pare loro meritare.
  • Il mondo fu sempre ad un modo abitato da uomini, che hanno avuto sempre le medesime passioni, e sempre fu chi serve e chi comanda, e chi serve mal volentieri, e chi serve volentieri, e chi si ribella ed è ripreso.
  • La istoria è la maestra delle azioni nostre.
  • Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
  • La via dello andare allo inferno era facile, poiché si andava allo ingiù e a chiusi occhi.
  • Perché li populi in privato sieno ricchi, la ragione è questa: che vivono come poveri, non edificano, non vestono e non hanno masserizie in casa; e basta loro abundare di pane, di carne, e avere una stufa dove rifuggire il freddo; e chi non ha dell'altre cose, fa sanza esse e non le cerca. Spendendosi in dosso due fiorini in dieci anni, e ognuno vive secondo il grado suo a questa proporzione; e nessuno fa conto di quello che li manca, ma di quello ha di necessità; e le loro necessità sono assai minori delle nostre.
  • Quanto è più propinquo l'uomo a uno suo desiderio più lo desidera, e non lo avendo, maggiore dolore sente.
  • Se nel mondo tornassino i medesimi uomini, come tornano i medesimi casi, non passerebbono mai cento anni, che noi non ci trovassimo un'altra volta insieme a fare le medesime cose che ora.
  • Si ricordino i prìncipi, che si cominciano le guerre quando altri vuole, ma non quando altri vuole si finiscono.
  • Governare è far credere.
  • L'offesa che si fa all'uomo deve essere tanto grande da non temere la vendetta.
  • La natura ha creato gli uomini in modo che desiderino ogni cosa e non possono conseguire ogni cosa: talchè essendo sempre maggiore il desiderio che la potenza di acquistare, ne risulta la mala contentezza di quello che si possiede e la poca soddisfazione.
  • Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.
  • Ogni volta che è tolto agli uomini il combattere per necessità, essi combattono per ambizione, la quale è tanto potente nei loro petti che mai, a qualunque grado salgano, li abbandona.

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