Anche se non c'è una totale chiarezza, resta il fatto che sempre più intervistati mostrano una propensione crescente ad acquistare prodotti "bio", tanto che il 37% ha dichiarato che se ne ha la possibilità sceglie sempre questa tipologia convinto di una loro maggiore salubrità (38%) e un sapore che in altri prodotti non si trova più (15%). Al di là di tutto, però per molti si tratta di una moda: il 67% ha ammesso di aver iniziato ad acquistare "bio" per il grande parlare che se ne fa in Tv o sui giornali, cosa che li rende in qualche modo "di moda" (56%). Tuttavia, in questa corrente di "bio-entusiasti" non manca una frangia di "bio-scettici": un intervistato su due esprime infatti il dubbio che la provenienza sia veramente biologica e il timore che a volte si possa trattare di una ennesima frode alimentare.
Un intervistato su tre (31%) ritiene i prodotti bio un aspetto imprescindibile per avere uno stile di vita sano, a cui si aggiunge il 23% che considera gli alimenti biologici un vero e proprio strumento per tenersi in forma e in piena salute, tanto che, in un mondo dove la "chimica" la fa ormai da padrona, il bio rappresenta una "necessità" per evitare di introdurre nel proprio organismo nuovi veleni (19%). Al di là degli effetti benefici su se stessi il 25% vede gli alimenti coltivati in modo biologico come un importante aiuto per la salvaguardia dell'ambiente.
Posto che "bio è bello", stupisce non poco che soltanto il 17% di chi è solito acquistare "bio" sa definire con esattezza cosa siano gli alimenti di questa categoria. Il 13% ritiene che contengano un più alto tasso nutritivo. Non solo, sembra esserci qualche indecisione anche sulle caratteristiche che distinguono ciò che è bio da ciò che non lo è: se il 38% ha risposto che i prodotti bio sono in generale più salubri e il 15% parla di maggiori qualità organolettiche nei prodotti marchiati come biologici, il dato più significativo sembra essere evidenziato da quel 27% che non saprebbe bene cosa rispondere.