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Martedì, 01 Ottobre 2013 02:00

Creati batteri che producono gasolio

Scritto da  Marco Nuvolari
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Creati batteri che producono gasolio

Produrre in laboratorio combustibili biologici significherebbe abbattere tutti gli impatti negativi legati alla produzione e avvicinarsi alla realizzazione del "sogno verde". L'idea è quella di evitare gli effetti delle colture intensive sull'ambiente, nello specifico su foreste e pascoli. Perciò /a quelli vegetali/ si preferiscono biocarburanti provenienti da scarti agricoli, rifiuti organici, alghe oppure da olio e grasso di scarto trattato in laboratorio. In Europa, entro il 2020, i biocarburanti dovrebbero coprire il 10 per cento del fabbisogno energetico dei trasporti.

La ricerca sul combustibile naturale che viene da batteri transgenici è stata pubblicato sulla rivista dell'Accademia di Scienze degli Stati Uniti (Pnas) e si deve a un gruppo coordinato dal britannico John Love dell'università di Exeter a Devon. Gli scienziati hanno modificato batteri Escherichia coli inserendo nel loro DNA delle sequenze genetiche del patrimonio di altri due ceppi di batteri, il Photorhabdus luminescens e il cianobatterio Nostoc puntiforme. Questi geni inseriti nel DNA dell' Escherichia coli serviranno a trasformare i grassi in carburante. I batteri riescono a trasformare gli zuccheri in grasso per la sintesi delle loro membrane cellulari, i grassi, così ottenuti, potranno essere trasformati in biocarburanti, nella fattispecie biodiesel.

Il nostro obiettivo è ottenere un biocarburante che può essere utilizzato senza dover modificare i motori delle automobili. Sostituire il diesel convenzionale con un biocarburante sarebbe un enorme passo verso il raggiungimento dell'obiettivo di ridurre dell'80% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. La domanda globale di energia è in aumento e un combustibile che è indipendente sia dalle oscillazioni del prezzo del petrolio sia dalle instabilità politiche è una prospettiva sempre più attraente.

- spiega John Love.

Sono necessari ancora molti passi prima di arrivare alla commercializzazione, ma si tratta di un primo passo consistente verso un biocarburante diverso da quelli ottenuti finora. Questo combustibile naturale infatti può essere utilizzato direttamente nei motori delle automobili senza che questi debbano subire modifiche, come invece accade per i biocarburanti attuali, difficilmente commercializzabili.

Per ottenere queste 'fabbriche' naturali di carburante i ricercatori hanno sfruttato la naturale capacità dei batteri Escherichia coli di trasformare gli zuccheri in grasso per costruire le loro membrane cellulari e li hanno poi aiutati a trasformare i grassi in carburante. Le molecole prodotte sono strutturalmente e chimicamente identiche ai tipi di carburante diesel comunemente in commercio.

Letto 2501 volte Ultima modifica il Martedì, 01 Ottobre 2013 07:34
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