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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Luigi Caruso

(Piedimonte Matese, 1965)
Luigi Caruso, Copywriting scientifico, Comunicazione e Marketing.

Aforismi e Citazioni di Luigi Caruso

  • Condanno l'antipolitica in tutte le sue forme. Di contro reputo legittima tutta la politica che rimane nell'ambito politico. Fatto salvo il diritto di critica.
  • Verso i Millennian ci si è concentrati sull'essere il futuro anziché sull'averlo.
  • Quelli che dicono la mia opinione vale come la tua, non hanno né umiltà né intelligenza.
  • Per me il presepe è una rappresentazione storica, una istituzione ideata da San Francesco, uno strumento di evangelizzazione. Critico moderatamente chi ne altera la fedeltà, e aspramente chi lo vorrebbe autocensurare o addirittura censurare per rispetto. Ritengo che questi non sappiano né cosa sia il rispetto né quando sia dovuto.
  • Per crescere, per essere costruttivi, bisogna rimanere spugne cioè assorbenti. Ci sono solo tre modi di imparare e crescere, attraverso: l'Esperianza; le Domande; l'Esempio. In tutti però è necessario essere assorbenti.
  • Ho sempre visto molti superstiziosi pregare in chiesa assieme ai fedeli.
  • Sono contro l'antipolitica... la trovo tafazziana.
  • Siamo architetti della nostra vita, i genitori ci preparano le fondamenta, noi dobbiamo mettere una buona struttura per non crollare. Ma, se anche dovesse succedere, abbiamo almeno un'altra possibilità.
  • Non mi dispiace perdere di vista le persone, mi dispiace il tempo perso con loro.
  • I politici sono eletti. Possiamo lamentarci solo una volta, la seconda, se li rivotano, quegli elettori diventano parte del problema.
  • Se alcuni politici sono corrotti è solo perché parte della società civile è corrotta.
  • Pregiudizio vuol dire giudicare prima. La domanda è: prima di cosa? Prima di conoscere.
  • Ascoltare e comprendere vengono prima di giudicare.

Le belle azioni nascoste

sono le più stimabili. 

Juliet Mitchell
(1940 – vivente), psicanalista e femminista socialista britannica.
Women's Liberation Movement.

 

Alle donne [...] è concesso
un universo tutto loro: la famiglia.
Esse sono sfruttate sul lavoro
e relegate nella casa;
sono queste le due posizioni
che compongono la loro oppressione.

mosaico finissimo a colori i magi hanno una cappellino rosso e sono vestiti in modo ricco e sgargianteBasilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna: "I tre Re Magi". Dettaglio da: "Maria col Bambino attorniata da angeli". Mosaico di scuola ravennate italo-bizantina, completato entro il 526 d.C. dal cosiddetto "maestro di Sant'Apollinare". I Magi sono indicati coi nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Re Magi

Nella tradizione cristiana i Re Magi sono alcuni astronomi e sacerdoti zoroastriani che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo "il suo astro" giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il "Re dei Giudei" che era nato.

Frasi, citazioni e Aforismi sui Re Magi

  • È brutto ricevere regali non graditi. Pensa al sorriso di circostanza quando Maria, scartando i regali dei Re Magi, capì che era mirra.
    (dlavolo su Twitter)
  • I Re Magi erano persone certe che nella creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che l’uomo può e deve tentare di scoprire e decifrare.
    (Papa Benedetto XVI)
  • Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele».
    Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
    Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

    (Vangelo di Matteo)

Esibisce una bella pelata con sporadici capelli in alto e l'aureola sulla nuca, occhiali, barbetta incolta e il suo solito sorriso a denti stretti

Dario Vergassola

La Spezia, 3 maggio 1957, è un comico e cantautore italiano.

Aforismi di Dario Vergassola

  • (A Ellen Hiddings) Molti la considerano una bomba-sexy, io al posto del pisello ho un petardino. Crede che potremmo essere una coppia esplosiva?
  • (A Kris) Lei è di Toronto. Verrebbe in campeggio con me per farle vedere come monto una canadese?
  • (A Carmen Consoli) Cito un pezzo di una sua canzone: "sono infuocata se penso ai cinque grammi di virilità. Le pare bello raccontare in giro i miei problemi?
  • Senta, io sono contrario ai rapporti occasionali. Me la darebbe tutti i lunedì sera dalle 22.30 alle 24?
  • (A Sara Ricci) La turba l'espressione "scopare come ricci"?
  • Lei al bagaglino ha occupato lo spazio che era di Valeria Marini. Oltre a lei, quante auto ci entravano?
  • (Ad Asia Argento) E adesso parliamo della sua carriera di attrice. Lei, tra i giovani è considerata un'icona. Non si saranno dimenticati una F?
  • Senta, i nostri spettatori si chiedono: ma Sgarbi, a letto, rompeva i coglioni come in televisione?
  • Dice Oscar Wilde che: "L'amore e' spesso cieco". Se la bendo, trombiamo?
  • Signorina, conosce Giacomo Leopardi? Conosce a Silvia? Conosce L'infinito? Si ricorda il passero solitario? Vorrebbe fargli compagnia?
  • Brad Pitt, Richard Gere, Dario Vergassola. Con quale dei tre preferirebbe fare all'amore stasera, sapendo che Pitt e Gere sono notoriamente omosessuali?
  • Per lavorare è mai dovuta scendere a compromessi o si e dovuto alzare lui?
  • So che le piacciono i ragazzi gentili ed educati, se te la chiedo con gentilezza me la dai?
  • Sono uno statale e come tutti gli statali lavoro pochissimo. Quando morirò sulla mia lapide scriveranno: "Qui riposa, per la seconda volta, Dario Vergassola".
  • La prima volta che mi sono spogliato nudo davanti a una donna lei mi ha detto: "Cos'è una caccia al tesoro?".
  • Sono maschio, ma non esercito.
  • [A Natasha Stefanenko] Quando lei fa l'amore pensa in russo e tromba in italiano o viceversa?
  • Quando la mia ragazza è rimasta incinta, il padre all'inizio era contrario all'aborto. Poi mi ha visto ed è diventato favorevole.
  • E' proprio lei? Mi scusi ma vestita non l'avevo proprio riconosciuta..

L'amore
spesso non è ricambiato:

l'odio
sempre.

Primo piano di Steve Jobs: i pochi capelli leggermente brizzolati, barba bianca appena appena incolta, dolce vita nero,  ha in mano il tablet della Apple e la sta presentando al pubblico.

Steve Paul Jobs

(1955 – 2011)
Informatico e imprenditore statunitense.

Aforismi di Steve Jobs

  • La mia ragazza ride sempre durante il sesso, non importa che cosa stia leggendo. 
  • Valevo oltre un milione di dollari quando avevo 23 anni e oltre 10 milioni di dollari quando avevo 24 anni, e più di 100 milioni di dollari quando ne avevo 25. Ma sai, non era poi così importante, perché non l'ho mai fatto per soldi. Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa. Andare a letto la sera dicendosi che si è fatto qualcosa di meraviglioso, questo è quello che conta per me.
  • Siate affamati, siate folli.
  • È la capacità di innovare che distingue un leader da un seguace.
  • Sono convinto che circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo sia la pura perseveranza. 
  • L'unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare.
  • Il computer è la bicicletta della nostra mente.
  • Dovete credere in qualcosa: l’istinto, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo approccio non mi ha mai tradito, e ha fatto la differenza nella mia vita.
  • Alla Apple, quando facciamo un computer, sappiamo che dopo cinque anni è da buttare. Ma se fai bene il tuo lavoro, un film può durare per sempre.
  • Il design non riguarda solo l'aspetto del prodotto, o l'effetto che fa tenerlo in mano. Il design è come funziona.

Indro Montanelli

(1909 - 2001)
Giornalista, Saggista e Commediografo Italiano


  • Il bordello è l'unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto.
  • Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai.
  • Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante.
  • Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro.
  • Nulla finisce mai in tempi certi in Italia, tranne le partite di calcio.
  • Agnelli ha detto che non siamo nella repubblica delle banane, però qualche banana in Italia c'è, perché avvengono cose veramente singolari.
  • Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.
  • I mariti italiani, per comprar la pelliccia alle mogli, spendono più di tutti i loro colleghi europei. Poveri, ma pelli.
  • I nostri uomini politici non fanno che chiederci, a ogni scadenza di legislatura, «un atto di fiducia». Ma qui la fiducia non basta; ci vuole l'atto di fede.
  • Il bello dei politologi è che, quando rispondono, uno non capisce più cosa gli aveva domandato.

un amino molto anziano con i capelli spettinati ritti bianchi, fuma la pipa è seduto nel suo studio su una lussuosa sedia di pelle

Zygmunt Bauman

(Poznań, Polonia 19 novembre 1925 – Leeds, Inghilterra 9 gennaio 2017)
È stato un sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche.

Aforismi e Citazioni di Zygmunt Bauman

  • La nostra vita è un'opera d'arte ‐ che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo ‐ come ogni artista, quale che sia la sua arte ‐ porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l'impossibile. E possiamo solo sperare ‐ senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe ‐ di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all'altezza della sfida.
  • L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità "autentica, adeguata e totale" sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.
  • Penso che la cosa più eccitante, creativa e fiduciosa nell'azione umana sia precisamente il disaccordo, lo scontro tra diverse opinioni, tra diverse visioni del giusto, dell'ingiusto, e così via. Nell'idea dell'armonia e del consenso universale, c'è un odore davvero spiacevole di tendenze totalitarie, rendere tutti uniformi, rendere tutti uguali.
  • Il terreno su cui poggiano le nostre prospettive di vita è notoriamente instabile, come sono instabili i nostri posti di lavoro e le società che li offrono, i nostri partner e le nostre reti di amicizie, la posizione di cui godiamo nella società in generale e l'autostima e la fiducia in noi stessi che ne conseguono. Il "progresso", un tempo la manifestazione più estrema dell'ottimismo radicale e promessa di felicità universalmente condivisa e duratura, si è spostato all'altra estremità dell'asse delle aspettative, connotata da distopia e fatalismo: adesso "progresso" sta ad indicare la minaccia di un cambiamento inesorabile e ineludibile che invece di promettere pace e sollievo non preannuncia altro che crisi e affanni continui, senza un attimo di tregua.
  • Chiamiamo "pulizia" la rimozione di ciò che è indesiderabile, il ristabilimento dell'ordine. "Pulizia" significa ordine.
  • Il progresso è diventato una sorta di "gioco delle sedie" senza fine e senza sosta, in cui un momento di distrazione si traduce in sconfitta irreversibile ed esclusione irrevocabile. Invece di grandi aspettative di sogni d'oro, il "progresso" evoca un'insonnia piena di incubi di "essere lasciati indietro", di perdere il treno, o di cadere dal finestrino di un veicolo che accelera in fretta.
  • Tutti i punti di riferimento che davano solidità al mondo e favorivano la logica nella selezione delle strategie di vita (i posti di lavoro, le capacità, i legami personali, i modelli di convenienza e decoro, i concetti di salute e malattia, i valori che si pensava andassero coltivati e i modi collaudati per farlo), tutti questi e molti altri punti di riferimento un tempo stabili sembrano in piena trasformazione. Si ha la sensazione che vengano giocati molti giochi contemporaneamente, e che durante il gioco cambino le regole di ciascuno.
  • L'attenzione verso il corpo si è trasformata in una preoccupazione assoluta e nel più ambito passatempo della nostra epoca.
  • Oggi, il modo con cui guadagniamo i mezzi per vivere, i valori della professionalità, la valutazione che la società dà alle virtù e ai successi, i legami intimi e i diritti acquisiti, tutto questo è fragile, provvisorio e soggetto alla revoca. E nessuno sa quando e da dove arriverà il colpo fatale. Mentre i nostri antenati sapevano bene che occorreva avere paura di lupi affamati o dei banditi sui cigli delle strade. Non è quindi l'astrazione a rendere i pericoli apparenza più gravi, ma la difficoltà di collocarli, e quindi di evitarli e di controbatterli.
  • Ordine vuol dire la cosa giusta al posto giusto e al momento giusto. Sono i confini a determinare quali sono le cose, i luoghi e i momenti giusti.

Diego Armando Maradona

(1960), ex calciatore e allenatore argentino.

Alcune frasi di Diego Armando Maradona

  • 1995 Alla consegna del Pallone d'oro alla carriera: "Tutti dicono: questo è stato il migliore del Barcellona, questo è stato il migliore del Real Madrid, questo è stato il migliore del Chelsea, questo è stato il migliore. Io sono orgoglioso di essere stato il migliore a Napoli".
  • 2000 Dopo il premio come "giocatore del secolo": "Per me hanno votato i bambini ai quali i padri hanno regalato un computer. Merito questo premio perché ho sempre rispettato il calcio, non ho mai voltato le spalle al campo da gioco. Casomai non ho rispettato me stesso, il mio corpo. Ma io non voglio essere un esempio per nessuno".
  • Una volta lo sport era diverso e noi non eravamo solo gli ingranaggi di una macchina di immensi interessi economici, politici, industriali, di immagini".
  • Io sono favorevole agli omosessuali perché, grazie a loro, aumenta la richiesta di veri maschi".
  • 2009 Dopo una partita dell’Argentina: "Pensate che trio: Messi, me e Che Guevara".
  • 2009 Confidenza a Giampiero Boniperti: "Forse, se fossi finito alla Juventus avrei avuto una carriera più lunga, tranquilla e vincente. Non rimpiango nulla, ma per quel club ho sempre avuto ammirazione e rispetto".
  • 2009 Dopo aver visto Messi in azione: "Gioca a calcio come un dio. La cosa migliore è che Leo sia argentino, non brasiliano, spagnolo, tedesco, francese o italiano. Tutti dovranno riconoscere che il migliore del mondo è nato in questo Paese".
  • 2010 Intervista a un quotidiano spagnolo: "Vedere giocare Messi è meglio che fare sesso".
  • L’atteggiamento più eccitante di una donna è quando si sdraia, si inchina e ti mostra il culo. Claudia mi ha conquistato perché ha un culo incredibile
  • "Ha espulso senza motivo un giocatore portoghese e ha concesso un gol a Villa in fuorigioco: il guardalinee forse era Andrea Boccelli". Maradona si riferisce all'arbitro Baldassi, accusato di aver favorito la Spagna contro il Portogallo negli ottavi di finale dei Mondiali sudafricani.
  • A proposito di Pelè: "Zitto lui, che ha perso la verginità con un uomo".

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