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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Foto in primo piano di Teo Mammucari. Capelli scuri ondulati, occhi furbastri, viso solare e sorridente. Indossa una giacca scra ed una camicia bianca aperta. Immagine fresca e viva.

Teo Mammucari

Pseudonimo di Teodoro Roberto Luis Mammucari (1964 – vivente), conduttore televisivo italiano.

Aforismi di Teo Mammucari

  • Sono entrato nel mondo dello spettacolo seguendo i consigli del mio psicanalista: "Devi far parte di quell'ambiente, là forse troverai qualcuno che non ti sia superiore intellettualmente e culturalmente".
  • Io dico che la volgarità è quella della loro tv, quella dei conduttori che dicono: "Buonasera, facciamo un bell'applauso". È quella delle trasmissioni alle quali il pubblico va perché lo pagano 80 euro a sera. Alle mie trasmissioni non viene pagato nessuno. Vengono perché si divertono. Oggi la tv è ipocrita, è finzione.“
  • Quando faccio uno scherzo in studio e mi accorgo che qualcuno è in difficoltà, io mi interrompo, spiego alla persona che si trattava di un gioco, saluto e non mando in onda nulla. Io vengo dal collegio, dalla strada di via della Magliana. Vivevo con la povera gente. Non passavo il tempo coi fighetti.
  • Ho avuto la fortuna di andare a lavorare nei villaggi turistici, dove tutti i giorni avevo un microfono in mano, imparavo tantissime cose. Quando la gente va in vacanza, incredibilmente con l’animatore si confessa.
  • Quando tornavo dai villaggi turistici dove guadagnavo pochissimo aiutavo le signore a scaricare la macchina e poi mettevo la spesa nell'ascensore e mio cugino lo chiamava dall'alto. Quando l'ascensore tornava giù la spesa era scomparsa. Mangiavamo per giorni. Gli inquilini del condominio erano tanti.
  • Io sono un clown, un giullare, sono nato per divertire..
  • Ho faticato tanto ma ho sempre avuto un angelo custode dietro le spalle.
  • I miei si separarono e siccome eravamo quattro fratelli, io sono finito in collegio. È servito anche quello.
  • Per me è un complimento quando la gente mi dice che sono cattivo. A mettersi la cravatta per dire buonasera e fare sorrisoni siamo capaci tutti.
  • Io preferisco personalizzare i programmi che conduco, metterci qualcosa di mio.

Il segreto del mio lungo matrimonio?
Andiamo al ristorante due volte a settimana;
ceniamo al lume di candela,
musica romantica e qualche passo di danza...
Lei ci va il martedì ed io il venerdì.

La vita e i sogni
sono fogli di uno stesso libro.

Leggerli in ordine è vivere,

sfogliarli a caso è sognare.

Aldo, Giovanni & Giacomo

E' il nome d'arte di un popolare trio comico di attori e registi teatrali, televisivi e cinematografici italiani. Il trio è formato da Cataldo Baglio (1958), Giovanni Storti (1957) e Giacomino Poretti (1956).

Aforismi del trio Aldo, Giovanni e Giacomo

  • Noi siciliani ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto Milano!
    Ma se siete venuti in canottiera!
  • Giovanni: Guarda che sentiero, non è sinonimo di sicurezza.. eh?!! metti che sdruccioli, metti che ti cade in testa una tegola??
    Aldo: Una tegola?? Qui? in mezzo all'oceano indiano? Ma dai...
  • Giovanni: Io sono Pdor, figlio di Kmer... 
    Aldo: Scusi! Come si scrive Kmer?
    Giovanni: K come kriscnikerer E come ergaintuguntu.
  • Ho trovato un buco, speriamo non sia il culo della moffetta.
  • Giovanni: Questo biglietto è stato timbrato più volte!!
    Aldo: E si vede che l'ho pagato di più...
  • Giovanni: Ma sei deficiente??!
    Aldo: E mi credevo che galleggiava!
    Giovanni: Ma se solo il cerchione pesa 30 Kg!
  • [Vedendo il sangue uscirgli dal naso dopo aver preso una testata da Dalia] Maria, che dolore! Ma porca miseria! Miliardi di piastrine perse per sempre! (Aldo)
  • [Raccontando della situazione lavorativa di lui, Giovanni e Giacomo]
  • Insomma credevamo che fosse uno di quei giorni in cui tutto sta per iniziare, invece era solo l'inizio della fine! (Aldo)
  • Le mutande! Quando le cerchi non si trovano mai! (Aldo)
  • Aldo, non è che perché hai un frigo degli anni 60 ci devi tener dentro la roba degli anni '60! (Giovanni)
  • Una rondine non vola solo e sempre a primavera.
  • Un cavaliere con due dame deve aver un bel salame.
  • Lo so, visti così sembravamo tre coglioni... e forse lo eravamo.
  • Giacomo guarda, parlare con te o parlare con Biscardi è la stessa cosa...
  • C'è un posto dove posso vomitare un attimo? Un posto specifico per il vomito, insomma: un vomituario, anche di modeste proporzioni".
  • "Ho dato l'anello a Silvana..."
    - "Cioè... dovevi scaricarla e le hai dato l'anello?"
    - "Sì, ma prima... le ho dato una testata"
    "E cosi' domani ti sposi?". "Si', ma niente di serio!". (in "Tre uomini e una gamba")
  • Invece di dire 'Hai il naso grosso' dì 'quando crescerà tutto il resto?'.
    "Certo nella vita bisogna saper rischiare".
    "Tu hai mai rischiato ?".
    "Una volta sì, Inter-Cagliari ho messo 2 fisso". (in "Tre uomini e una gamba")
  • "Ma non mi puoi portare fuori a cena uno che fa le gare dei rutti!".
    "E va beh, una volta che conosciamo un vip lasciamocelo scappare". (da "Chiedimi se sono felice")
  • Dopo aver vinto al superenalotto degli amici dicono, "noi siamo ricchi, ma che dico ricchi, RICCHIONI".
  • Vai subito in camera tua, altrimenti ti faccio il tatuaggio di Monna Lisa sulla schiena a cinghiate.
  • "Babbo, mi offendi?".
    "Ci ha già pensato madre natura".
  • Nonno, ti strappo la dentiera e ci faccio le nacchere.
    "Ecco, prendi la mia mano, ecco adesso developpa giù così...".
    "Senti, fanculizzati che scendo da solo!".
  • "Ma che, ti sei bevuto il cervello?".
    "Sì, e c'è stato tutto in una tazzina da caffé".
  • È vent'anni che ti dico che è un deficiente e tu mi dici: "No, è un momento, passerà"!
  • Mio nonno diceva sempre: è meglio una bugia detta a fin di bene che 500 verità. (Aldo in "Chiedimi se sono felice")
  • L'amore, quando ci si mette, sa essere davvero bastardo. (Aldo in "Chiedimi se sono felice")

Enrico BrignanoEnrico Brignano 

(Nato a Roma, 18 maggio 1966)

Attore, comico, regista, regista teatrale e conduttore televisivo italiano.
E' cresciuto all'Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti; ha partecipato come comico e barzellettiere alla prima edizione del programma La sai l'ultima?, in onda su Canale 5. Nel 1992 è ospite nella prima edizione del programma televisivo Scherzi a parte condotto da Teo Teocoli e Gene Gnocchi. Dopo alcune apparizioni cinematografiche ("Ambrogio", 1991; "Miracolo Italiano", 1994; "In barca a vela contromano", 1997; "La bomba", 1998) esordisce alla regia cinematografica con "Si fa presto a dire amore" (2000) film di cui cura anche la sceneggiatura. In televisione ha recitato nei tv movie "Maresciallo Rocca" e "Un medico in famiglia".


 

  • Il computer è straordinario, perché non ci serve solo a memorizzare: ci serve anche a scrivere cose. C'e' un programma per scrivere facile fatto apposta che si chiama Word, che è proprio un gioco da ragazzini, da children. Lo dice anche la canzone "We are the word, we are the children".
  • Se ti arriva una bolletta, pagala subito. Non lasciarla mai sulla scrivania con le altre, perché di notte si riproducono!
  • Mi sento come un verme senza mela.
  • In casa di mia mamma ogni cosa c'ha il centrino.Il letto, il comò, la televisione c'hanno il centrino...ogni cosa che sta ferma c'ha il centrino. Mia nonna gli è venuta una paresi: le hanno messo il centrino.
  • A scuola ho sempre sdrammatizzato. Tanto è vero che all'esame di maturazione, quando la commissione m'ha chiesto: "Ehi tu! Quand'è che un organismo si può definire unicellulare?" io subito: "Quando c'ha un telefonino solo!"

 

Renato Zero

Pseudonimo di Renato Fiacchini (1950)
Cantante e cantautore italiano.

  • Vivrò cent'anni e una vita in più e che il conto torni o no, io me ne fregherò!!! (da Vivo)
  • Quanta violenza sotto questo cielo: un altro figlio nasce e non lo vuoi; gli spermatozoi l'unica forza a tutto ciò che hai... (da Il cielo)
  • Ma che uomo sei se non hai il cielo!? (da Il cielo)
  • È meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani. (da La tua idea)
  • Quando vinci sono tutti là. Si paga a caro prezzo ciò che credi sia lealtà. Successo... sei falso pure tu. (da Accade)
  • Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi... (da Nei giardini che nessuno sa)
  • Un grande applauso ai perdenti perché non bluffano mai! Perché non hanno mai parenti e non gli adottano... (da Felici e perdenti)
  • Noi non faremo come l'altra gente, questi sono e resteranno per sempre: i migliori anni della nostra vita, i migliori anni della nostra vita... Stringimi forte che nessuna notte è infinita: i migliori anni della nostra vita... (da I migliori anni della nostra vita, n.° 8)
  • Se rinasco gabbiano gli cagherò proprio sul muso, all'invidioso. Sono un angelo e adesso non canto più... ora grido! (da Qualcuno mi ha ucciso)
  • Svegliami | se c'è musica | che quest'anima ha voglia di emozioni | svegliami |meravigliami con lo spirito delle tue invenzioni | scuotimi | non deludermi |nel mercato di questo assurdo tempo | toccami | attraversami fino all'anima | o non mi svegliare più. (da I miei miti)
  • Per sfuggire al destino compongo canzoni e m'invento emozioni semmai non ne avrò e mi piace inseguire impossibili storie mantenendo gli alibi di sempre, finché avrò un movente insisterò! (da Una canzone da cantare avrai)

La sinistra non ha neppure un reale interesse
a vincere le elezioni perché già soddisfatta
del controllo che esercita su alcuni
dei settori chiave della società civile,
come la scuola e l'università, la magistratura,
gran parte dei media e dell'editoria,
nonché del mondo intellettuale.


Sii gentile,

perché ogni persona che incontri
sta già combattendo una dura battaglia.


Non serve strappare le pagine della vita

basta saper voltare pagina e ricominciare!...

Alberto Sordi
(Roma, 15.06.1920 - 24.02.2003)
Attore cinematografico, doppiatore e regista italiano.

 

Una volta anche solo il fatto
di andare a piedi, di salutarsi,
di sentirsi parte di una società,
aiutava a essere più umani.

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