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Il 4 settembre 1998 Page e Brin alzano la serranda, nasce Google

Larry Page e Sergey Brin, due studenti dell'università di Stanford, fondano la Google Inc. nel garage (affittato per 1.700 dollari al mese) di una villetta, al numero 232 di Santa Margherita Avenue in Menlo Park, nel cuore della Silicon Valley californiana, era il 4 settembre 1998 (26 anni fa).

La scelta del nome rimanda alla vastità della rete: Inizialmente scelgono googol, termine coniato dal matematico Edward Kasner per nominare un numero molto grande ma finito, simbolicamente 1 seguito da 100 zeri. Dal momento che il dominio googol.com è già esistente, i due optano per una nuova versione giocando anche con l'assonanza con il verbo to googgle che significa "strabuzzare gli occhi", quindi scelgono Google (che quindi si pronuncia gogol).

Mettere a disposizione un ampio ventaglio di informazioni è lo scopo del progetto, ma per fare ciò bisogna individuare un nuovo criterio di ricerca rispetto a quello finora utilizzato. L’intuizione giusta prende forma con la teoria delle reti, in base alla quale il motore di ricerca, attraverso un'analisi matematica, cattura quelle pagine che hanno un maggior numero di relazioni con altre, ovverosia di link.

La prima applicazione di queste teorie si ha nel gennaio del 1996, con il progetto "BackRub", che Page e Brin, in assenza di fondi, riescono a portare avanti assemblando comunissimi pc (al posto di costosissimi server), presi in prestito dalle altre stanze dell'università. È attraverso questa catena di computer che si realizza l'attività di memorizzazione, catalogazione, analisi e selezione dello sconfinato universo del web.

Il 27 settembre 1998 compare on line la versione beta di google.com, già in grado di rispondere a 10.000 interrogazioni al giorno. Di qui è un crescendo inarrestabile che già a fine anno porta Google nella lista dei primi 100 siti stilata dalla rivista PCMagazine.

L’azienda nel contempo aumenta il suo personale, al punto che un anno dopo si trasferirà nella nuova e definitiva sede di Mountain View, nel cosiddetto Googleplex. In questi uffici si lavora in un clima di gioco e di allegria, stimolando la propria fantasia e all'insegna dello slogan «don’t be evil» ("non essere malvagio"), che richiama alla lealtà e all'interesse verso gli utenti nell'utilizzare i dati raccolti.

L'acquisizione di aziende (come YouTube e Motorola Mobility) e la creazione di nuovi progetti (come Android) allargherà il suo campo d'azione, portando il fatturato annuo a oltre 136 miliardi di dollari (stima 2018). Il proposito del giovane Larry Page era di rivoluzionare il mondo e ci riuscirà: Google in pochi anni cambierà radicalmente non soltanto il mondo virtuale, ma anche e soprattutto quello reale.

Cambierà il modo di fare business, di studiare, di informarsi e persino di parlare. In diversi sistemi linguistici, infatti, entrerà in uso il verbo "to google" (in italiano googlare) che traduce il "fare una ricerca sul web".
Per milioni di persone diventerà un gesto quotidiano oltre che consultarlo come motore di ricerca, scoprire l'home page con il logo aggiornato in coincidenza di anniversari ed eventi importanti, ribattezzato con il termine doodle.

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