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Mercoledì, 29 Settembre 2010 02:00

Consigli utili per allevare un gatto... e vivere felici (in sua compagnia)

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un bellissimo gatto di razza Bengala, sembra una piccola tigre è steso a terra come una sfinge

Il gatto è un felino, felix silvestris, cugino stretto del leone e della tigre

Come tale è carnivoro e predatore notturno. Dalla vista eccellente, vede anche al buio purché non completo. L'olfatto è ben sviluppato. I baffi (vibrisse) gli permettono di orientarsi e di misurare le distanze. Possiede artigli retrattili che usa per immobilizzare le prede e per arrampicarsi. I suoi muscoli gli permettono di saltare, di correre, di cadere da altezze notevoli.

Meraviglioso predatore, è perfettamente adatto alla caccia e alla vita selvatica; tuttavia, tremila anni fa, ha scelto di convivere pacificamente con noi. È tendenzialmente individualista, ma capace di essere un buon amico sia di persone, sia di altri animali, topi compresi.
Intelligente e sensibile, si affeziona moltissimo a chi decide di amare. Non è vero che ami solo la casa: prima di tutto ama noi. Non soffre se vive in un appartamento, perché appartiene ad una specie che non ha bisogno di grandi spazi.


LE SUE NECESSITA'

Ha bisogno di una lettiera con sabbia da tenere sempre pulita, di una ciotola per la pappa e di un'altra per l'acqua sempre fresca.

Anche se ogni gatto sceglierebbe il letto del proprietario per un bel riposo, sicuramente si adatterà a dormire anche su una vecchia poltrona, su un cuscino o in una cesta. Saprà scegliere da solo il posto più caldo della casa in inverno e il più fresco d'estate.

Il nostro amico a quattro zampe ha bisogno di farsi le unghie. È prudente mettergli a disposizione un tira-graffi che si trova nei negozi di accessori per animali; oppure un ceppo di legno, preferibilmente di ulivo. Questo ci obbligherà a scopare ogni tanto, ma, in cambio, mobili e divani verranno risparmiati (forse). Se il gatto potrà andare in giardino, si farà le unghie sui tronchi degli alberi. Si tratta di una necessità fisiologica: si accorcia gli artigli e marca anche visivamente il territorio.

Se possibile, seminiamo l'erba gatta, in vaso o sul balcone. Quando sarà alta qualche centimetro, il gatto sarà felice di mangiarla per mantenersi bello e sano.

I gatti a pelo lungo devono essere pettinati frequentemente per evitare l'ingestione dei peli che possono ostruire lo stomaco e l'intestino. Si eviterà la formazione nel mantello di nodi sempre difficili da districare.


DA NON FARE MAI

  • Non dare latte;
  • Non dare carne cruda: i gatti l'adorano, ma può trasmettere malattie;
  • Mai tagliare i baffi. Il gatto perde il senso dell'orientamento e della profondità. In un ambiente sconosciuto potrebbe anche impazzire.
  • Non fare mai asportare gli artigli. È dolorosissimo per l'animale perché si deve amputare la prima falange delle dita. Questo comporta uno strazio intollerabile che un amante degli animali non può e non deve permettere. Il micio non potrà più difendersi né cacciare, perderà fiducia in noi e cambierà carattere.
  • Se ammalato, non usare medicine per umani. Consultare sempre un veterinario: certi farmaci (es. aspirina) per il gatto sono letali.
  • La nostra casa e il giardino sono il suo territorio: il gatto non accetterà volentieri un ospite che non ha scelto. Se introduciamo in casa un altro animale, non obblighiamoli a fare amicizia subito. Mettiamoli vicini e lasciamoli soli. Qualche volta si azzufferanno; ma, dopo una settimana, saranno amici, oppure si ignoreranno cortesemente. Solo se avremo la sfortuna di trovare due gatti dominanti, saremo nei guai... Ma questo accade di rado.
  • Mai abbandonarlo. Da generazioni il gatto domestico è abituato ad essere nutrito: da solo non sopravviverebbe, specialmente nelle nostre città dove tutte le porte sono chiuse e i cassonetti dei rifiuti inaccessibili. Vagherà fino a morire in qualche nascondiglio, se non avrà la sfortuna di essere catturato e venduto ai laboratori di vivisezione, dove morirebbe fra atroci sofferenze.
  • Non picchiamolo mai. Se proprio deve essere punito, prendiamolo per la collottola e scrolliamolo parlandogli in tono duro. Teniamo presente che, in ogni caso, un animale deve essere punito sempre e solo quando viene colto sul fatto: in caso contrario non può essere in grado di correlare la marachella con la punizione.

DA FARE SEMPRE

Sterilizziamo maschi e femmine. Oggi questo intervento è sicuro, viene eseguito in anestesia totale, senza danni né fisici né psicologici. Inoltre non comporta cambiamenti nel peso e nel comportamento dell'animale.

Trasportiamo sempre l'animale nell'apposito trasportino. Il gatto è un istintivo: si spaventa per suoni e immagini che non conosce. Può uscire dal finestrino dell'auto o provocare incidenti all'interno. Non fidiamoci della sua calma apparente: all'improvviso potremmo trovarci davanti ad una furia scatenata. Ricordiamo che il Codice Stradale vieta il trasporto di animali liberi all'interno della vettura.

Usiamo sempre collari anti-strangolamento, possibilmente provvisti di medaglietta o capsula con nome e telefono del proprietario. Ricordiamo che tra il collo del gatto e il collare deve passare comodamente il nostro dito.

Facciamogli le coccole ed elogiamolo quando fa le cose giuste. Il gatto capisce dal tono della voce che siamo contenti di lui e ne sarà felice.

Di fronte a possibili avvelenamenti (vomito, inappetenza, diarrea, apatia o sete abnorme), dobbiamo agire tempestivamente. Non somministriamogli mai latte! Portiamolo subito dal veterinario senza perdere tempo.

Vacciniamo il gatto dopo i due mesi di vita. L'operazione verrà ripetuta ad un anno compiuto e successivamente secondo le indicazioni del nostro veterinario.

Dopo aver letto queste semplici indicazioni, godiamoci per molti anni la privilegiata compagnia di questo intelligente e misterioso amico, che ci amerà e ci regalerà tanti bellissimi momenti, chiedendo ben poco in cambio. Rispettiamolo e amiamolo come lui ci ama.


Perché i gatti perdono i baffi?

E' perfettamente normale per un gatto perdere i baffi così come è normale che muti la sua pelliccia - questo è chiamato in inglese "shedding" (appunto la perdita di peli). Anche i nostri capelli e la nostra pelle cadono in continuazione e si rigenerano. Non ci si deve pertanto allarmare se si trova un baffo per terra o sul divano.

Tuttavia se si nota che i baffi del gatto cadono e non ricrescono, è opportuno fare una visita al veterinario perché potrebbe manifestare in questo modo una carenza vitaminica o una malattia. Quando notate che i baffi del gatto cominciano a cadere eccessivamente, o vi accorgete che ci sono zone ampie glabre o senza baffi, rivolgetevi ad un esperto perché questo indica che c'è un problema medico di fondo e/o problemi di pelle.

Letto 9785 volte Ultima modifica il Martedì, 16 Ottobre 2018 21:31
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