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Detti latini

Detti latini

Nel passato conoscere le risposte era prerogativa di Saggi e Iniziati, rigorosamente vincolati al segreto, eppure esiste un filo d'oro che collega tutte le civiltà e che ha permesso di portare fino ai tempi attuali gli insegnamenti dell'antica Saggezza, che comprendono le risposte alle domande primordiali che ogni uomo che comincia a sollevarsi dalla massa bruta, si pone nel suo intimo più profondo: chi siamo? da dove veniamo? dove andiamo?

Intere scuole di filosofia hanno tentato, e ancora lo fanno, di proporre risposte, varie e articolate come le differenze di carattere degli uomini, noi tenteremo di trasmetterle in questa rubrica.

Marco Tullio Cicerone

Marco Tullio Cicerone

(106 a.C. - 43 a.C.)
Filosofo, avvocato e scrittore.

Ne utile quidam est scire quid futurum sit - Miserum est enim nihil proficientem angi

Non c'è alcuna utilità nel conoscere l'avvenire - È una sventura tormentarsi invano

Gaio Valerio Catulloll poeta Catullo legge uno dei suoi scritti agli amici, da un dipinto di Stefano Bakalovich

Gaio Valerio Catullo

Poeta latino (Verona 87 avanti Cristo - 57 avanti Cristo)
Apparteneva a una famiglia agiata. Stando a quanto racconta Svetonio, il padre ospitò Quinto Metello Celere e Giulio Cesare in casa propria al tempo del loro proconsolato in Gallia.

Ista cum lingua, si usus veniat tibi, possis culos et crepidas lingere carpatinas

Con codesta lingua potresti, all'occorrenza, leccare culi e sandalacci di cuoio

 Latine loqui

Cicerone
Mihi pinnas inciderant

Mi avevano tarpato le ali

Significa tradimento

descrizione nella legendaOcre, monastero di Sant’Angelo, refettorio, affresco dell’Ultima Cena, dettaglio, la mano di Giuda con il sacchetto dei 30 denari.

Virgilio

Quid non mortalia pectora cogis, auri sacra fames!

A cosa non spingi i cuori degli uomini, o esecrabile fame dell'oro!

Publio Cornelio Scipione (Scipione L'Africano)

Politico e generale romano
(236 avanti Cristo - 183 avanti Cristo)

Versione latino

Hosti non solum dandam esse viam ad fugiendum, sed etiam muniendam

 Analisi del testo

Al nemico non solo bisogna concedere una via di fuga, ma anche rendergliela sicura

Immagine generica per il latino a destra un oratore romano e la scritta latine loquiLocuzione citata da Frontino in Strategemata, liber IV, De variis consiliis. La frase latina ricorda il nostro adagio: "A nemico che fugge ponti d'oro".
Il nemico, quando scopre che "Una salus victis, nullam sperare salutem", cioè che "non ha più nulla da perdere se non la propria vita", quando comunque è messo con le soalle al muro, nell'angolo, trova la forza, si rivolta col coraggio della disperazione.

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