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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Invece di maledire il buio

è meglio accendere una candela.
 

A volte basta un sorriso

per trattenere chi ami.

Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi

ed apre per me tutte le porte della vita.

Soltanto l’umorismo
(la trovata forse più singolare e geniale dell’umanità)

compie l’impossibile, illumina e unisce
tutte le zone della natura umana.


Esibisce una bella pelata con sporadici capelli in alto e l'aureola sulla nuca, occhiali, barbetta incolta e il suo solito sorriso a denti stretti

Dario Vergassola

La Spezia, 3 maggio 1957, è un comico e cantautore italiano.

Aforismi di Dario Vergassola

  • (A Ellen Hiddings) Molti la considerano una bomba-sexy, io al posto del pisello ho un petardino. Crede che potremmo essere una coppia esplosiva?
  • (A Kris) Lei è di Toronto. Verrebbe in campeggio con me per farle vedere come monto una canadese?
  • (A Carmen Consoli) Cito un pezzo di una sua canzone: "sono infuocata se penso ai cinque grammi di virilità. Le pare bello raccontare in giro i miei problemi?
  • Senta, io sono contrario ai rapporti occasionali. Me la darebbe tutti i lunedì sera dalle 22.30 alle 24?
  • (A Sara Ricci) La turba l'espressione "scopare come ricci"?
  • Lei al bagaglino ha occupato lo spazio che era di Valeria Marini. Oltre a lei, quante auto ci entravano?
  • (Ad Asia Argento) E adesso parliamo della sua carriera di attrice. Lei, tra i giovani è considerata un'icona. Non si saranno dimenticati una F?
  • Senta, i nostri spettatori si chiedono: ma Sgarbi, a letto, rompeva i coglioni come in televisione?
  • Dice Oscar Wilde che: "L'amore e' spesso cieco". Se la bendo, trombiamo?
  • Signorina, conosce Giacomo Leopardi? Conosce a Silvia? Conosce L'infinito? Si ricorda il passero solitario? Vorrebbe fargli compagnia?
  • Brad Pitt, Richard Gere, Dario Vergassola. Con quale dei tre preferirebbe fare all'amore stasera, sapendo che Pitt e Gere sono notoriamente omosessuali?
  • Per lavorare è mai dovuta scendere a compromessi o si e dovuto alzare lui?
  • So che le piacciono i ragazzi gentili ed educati, se te la chiedo con gentilezza me la dai?
  • Sono uno statale e come tutti gli statali lavoro pochissimo. Quando morirò sulla mia lapide scriveranno: "Qui riposa, per la seconda volta, Dario Vergassola".
  • La prima volta che mi sono spogliato nudo davanti a una donna lei mi ha detto: "Cos'è una caccia al tesoro?".
  • Sono maschio, ma non esercito.
  • [A Natasha Stefanenko] Quando lei fa l'amore pensa in russo e tromba in italiano o viceversa?
  • Quando la mia ragazza è rimasta incinta, il padre all'inizio era contrario all'aborto. Poi mi ha visto ed è diventato favorevole.
  • E' proprio lei? Mi scusi ma vestita non l'avevo proprio riconosciuta..

Rosario Tindaro Fiorello

 

Conosciuto semplicemente come Fiorello (Catania, 16 maggio 1960)
E' uno showman, imitatore, conduttore radiofonico, comico, cantante, conduttore televisivo, attore e doppiatore italiano.
 

Alcuni aforismi di Fiorello

 

  • Non dimenticate che sono cintura nera di karaoke.
  • Come disse Michael Jackson: cercherò di essere più chiaro.
  • Il paradosso agricolo cellulare parla di un contadino che zappa la terra mentre il suo telefonino non prende, il contadino si chiede: ma se qui non c'è campo, io che c. sto zappando?
  • Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni; e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate.
  • Cepu: anch'io ci ho andato.
  • Noi siamo per la pena di morte moderata.
  • La difficoltà tipica della tv generalista è di sperimentare, perché appe­na proponi qualcosa di nuovo pensano subito agli ascolti.
  • Senza l’ansia degli ascolti è tutto molto più facile.
  • Ognuno ha la sua specialità. Io sono egocentrico e voglio stare da solo sul palco, non so presentare e non voglio presentare.
  • La pay tv dà più lavoro e possibilità per tutti, quindi più canali ci sono meglio è.
  • Mike Bongiorno si divertiva tantissimo a fare gli spot con me e lavorarci insieme era come andare al luna park.

 

Il modo migliore
per realizzare i nostri sogni

è svegliarsi!

Roberto Remigio Benigni 

(Manciano La Misericordia, 27 ottobre 1952)
Attore, comico, showman, regista, sceneggiatore e cantante italiano.
Fra i numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, un premio Oscar come miglior attore per la sua interpretazione nel film "La vita è bella". È stato l'unico interprete maschile italiano a ricevere l'Oscar come miglior attore protagonista, recitando nel ruolo da protagonista in un film in lingua straniera, dopo quello vinto da Sophia Loren nel 1962. Fu inoltre candidato al Premio Nobel per la letteratura 2007 (principalmente per l'impegno profuso in favore della diffusione della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Aforismi e citazioni  di Roberto Benigni 

  • Le mogli dei politici fanno tutte beneficenza. Per forza! Hanno il senso di colpa per quello che rubano i mariti.
  • Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò.
  • De Mita ce l'ha piccolissimo, identico a come ce l'aveva da neonato. Del resto si sà, come natura crea, Ciriaco conserva. Andreotti? Oh, Andreotti il pisello non ce l'ha proprio: è diventato gobbo a forza di cercarselo.
  • «Non ho più il fisico», come disse la mamma di Galileo Galilei quando il figlio se ne andò di casa.
  • Questi politici sono tutti, come si dice in Scozia, figli di mignotta.
  • A me mi hanno rovinato le donne: troppo poche!
  • Può darsi che anticamente l'uomo avesse più organi sessuali: tre piselli, da cui la famosa frase: "Che cazzo vuoi?".
  • Il medico dice la vulva... fa paura, la vulva, eh? Una cosa spaventosa, una vulva sett'e quaranta turbodiesel... 
  • Una cosa tremenda la vulva addosso! Bella la vulva. Poi c'è la cosa, la passera, la chitarrina, la farfallina, la fisarmonica, la gattina, la filettina, la topa, la toppa, la gnocca, la pucchiacca, la sorca, la picchia, la passerina, la patonza, la gnacchera, la cavità, la ferita, la natura, la vergogna, lo spacco, l'antro tetro, la marianna la va in campagna, la bernarda, la tacchina, l'anonima sequestri, l'effetto serra, il conto in banca,l'afflosciapertiche, la seccacetrioli, l'azzitapreti, la fammela vedere un'altra volta... è una bellezza che non se ne può parlare.

peleto con l'aureola collo grasso occhietti con spracciglia a v inversa due grossi solchi vanno dal naso ai vertici della bocca segnando le guanciotte

Lino Banfi

Nome d’arte di Pasquale Zagaria (Andria, 9 luglio 1936)
Attore, comico, conduttore televisivo, scrittore, cantante, sceneggiatore, doppiatore e ambasciatore dell’UNICEF italiano.
Girava una bufala in internet sulla sua morte e lui "io mi gratto".

Aforismi di Oronzo Canà e Rodolfo Calabrone (Lino Banfi) 

  • Mia moglie ha fatto un concorso alle poste, ma non l'hanno presa...non era raccomandeta!
  • Ma tu fai il procuratore o il commerciante di culi? No, tanto per sapere...
  • Certo che tu metti un’allegria! Ti chiami Crisantemi, ti ho comprato ai primi di novembre, cerca di non gufare continuamente!!!
  • E ti pareva che non mi doveva andare bene a me? Mi dovevano scambiare pure per ricchione! A me che mi chiamavano lo stantuffo del tavoliere!
    (Vieni Avanti Cretino)
  • Fermati, no te lo devo dire... Ce l'ho sulla punta dei polmoni! Io ti odio a te! Hai capito?!? È un fatto di pelle.
    - In senso epidermico?
    - No! Di pelle! Di rottura di pelle! M'hai rotto le pelle va bene?!
    (Occhio Malocchio Prezzemolo E Finocchio)
  • Ho ho scoperto che tu non sei né figlio d'emigrante, né figlio di preta pura, tu sei proprio figlio di puttena!
    (L'Allenatore Nel Pallone)
  • Sarò muto come un pesce... che si è operato alle corde vocheli.
    (L'Allenatore Nel Pallone)
  • Marcolino: Zio Lino! Zio Lino! Di che sesso sono le tartarughe?
    - Lino: Che hai detto? Non ho afferreto!
    - Marcolino: Di che sesso sono le tartarughe?
    - Lino: Che cazz... che ne so io? Non c'hanno sesso! Sono ricchioni! Va bene?
    Lino (Lino Banfi), Marcolino (Andrea Ciccolella) dal film "Al bar dello sport" di Francesco Massaro
  • Pervertito, depravato, lascivo, lubrico...
    - Monica, non ti riconosco più!
    - Strunzo!
    - Eh, adesso ti riconosco... 
    Rodolfo Calabrone (Lino Banfi) dal film "La ripetente fa l'occhietto al preside" di Mariano Laurenti

una vecchia foto in bianco e nero un primo piano con la mano tra la bocca e la tempia

José Ortega y Gasset

(Madrid, 9 maggio 1883 – Madrid, 18 ottobre 1955)
È stato un filosofo e saggista spagnolo.

Aforismi e Citazioni di Ortega y Gasset

  • Riflettere, è considerevolmente laborioso; ecco perché molta gente preferisce giudicare.
  • Sorprendersi, stupirsi, è iniziare a capire.
  • Se insegni, insegna anche a dubitare di ciò che insegni.
  • Al lavoro si contrappone un altro tipo di sforzo che non nasce da un'imposizione, ma da un impulso veramente libero e generoso della potenza vitale: lo sport.
  • Tutto ciò che amo perde metà del suo piacere se tu non sei lì a condividerlo con me.
  • L'esistenza di un disoccupato è una negazione al diritto di vivere peggiore della morte stessa.
  • Il rancore è l'effusione di un sentimento di inferiorità.
  • Molti uomini, come i bambini, vogliono una cosa ma non le sue conseguenze.
  • La storia della corrida è legata a quella della Spagna, tanto che senza conoscere la prima è impossibile capire la seconda.
  • È stato l'individualismo che ha arricchito il mondo e tutti gli uomini del mondo.
  • L'ordine non è una pressione imposta alla società dal di fuori, ma un equilibrio instaurato dal di dentro.
  • La condizione dell'uomo è stupefacente. Non gli viene data né gli è imposta la forma della sua vita come viene imposta all'astro e all'albero la forma del loro essere. L'uomo deve scegliersi in ogni istante la sua. È, per forza, libero.
  • Saper comandare a se stessi è la prima condizione per poter comandare agli altri.
  • Il persistere dello stato di sorpresa può trasformarsi in stupidità.
  • Se invece di prendere sul serio l'arte, la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione.
  • C'è chi considera nulla ciò che è piccolo: per essi non sarà grande nemmeno ciò che è grande.

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