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Frasi celebri

Frasi celebri

Citazioni, frasi, frasi di film, proverbi, massime, detti, sentenze, motti, adagi, aforismi, insomma una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.

"Una verità detta in poche parole; epperò detta in modo da stupire più di una menzogna."

(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico)

Le più belle, le più spiritose, le più curiose, le più strane, le più vere di tutti i tempi, le trovate quotidianamente qui.

Né l'anima né il corpo, presi separatamente,
sono l'uomo:

quello che si chiama con questo nome è
ciò che nasce dalla loro unione.

Le parole d’amore, che sono sempre le stesse,

prendono il sapore delle labbra da cui escono.

 

Carl William Brown

Pseudonimo di Bruno Mensi, attuale Presidente Daimon Club, nasce a Brescia nel Giugno del 1960.
Personaggio eclettico, aforista Contro il Potere della Stupidità.

Aforismi
  • La peggior specie di politicanti è quella dei demagoghi e purtroppo è anche la più numerosa, praticamente ingloba quasi tutte le altre.
  • La libera concorrenza dovrebbe far abbassare i prezzi, ma evidentemente nel nostro sistema televisivo questa teoria è stata ampiamente smentita visto che negli ultimi anni i compensi degli imbecilli di turno hanno raggiunto cifre da capogiro.
  • Forse i pubblicitari pensano e sperano che mi lavi i denti ogniqualvolta vedo uno spot sul dentifricio, ma si sbagliano, e per di più io uso ancora il bicarbonato.
  • La burocrazia è l'anima dell'idiozia.
  • Meno idee hanno e più parlano, meno sanno e più sono saccenti. Parole vuote, uomini vuoti.
  • Quando un politico inizia lo sciopero della fame fa un'ottima azione, solo che poi rovina tutto quando riprende a mangiare.
  • È troppo facile schierarsi con i più forti, è molto più civile ed umano lottare a fianco dei più deboli.
  • In questo mondo di sporchi ipocriti, talvolta anche i più falsi sembrano dire la verità.
  • In una società stupida, più il lavoro è stupido, più è ben retribuito.
  • Studiare la stupidità significa studiare il passato, il presente ed il futuro; la stupidità infatti non ha età, purtroppo è eterna.
  • Il denaro è lo sterco del diavolo, è per questo che molti personaggi puzzano.
  • La madre degli ignoranti è sempre in cinta e per di più non abortisce mai.
  • Siamo nella cacca fino al collo. Beh, consoliamoci, dopo tutto è pur sempre un fertilizzante!

bellissima donna, capelli scuri raccolti labbra sottili

Isabel Allende Llona

(Lima, 2 agosto 1942)
Isabel Allende è una scrittrice peruviana naturalizzata statunitense, una delle autrici latinoamericane di maggior successo.

Aforismi e Citazioni di Isabel Allende

  • I problemi ecologici sono la frontiera politica del futuro.
  • Le crisi e le avversità spesso diventano occasione di crescita interiore.
  • Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo.
  • La sola cosa che si possiede è l'amore che si dà.
  • La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza e al silenzio.
  • Tutti abbiamo dentro un'insospettata riserva di forza che emerge quando la vita ci mette alla prova.
  • I nostri pensieri danno forma a ciò che noi supponiamo sia la realtà.
  • Gli afrodisiaci sono il ponte tra gola e lussuria. In un mondo perfetto qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell'aspetto, leggero e saporito - caratteristiche che si cercano in un partner - sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.

  • L'avevo detto, l'ostinazione è un male molto forte; si aggrappa al cervello e spezza il cuore. Di ostinazioni ce ne sono molte, ma quella dell'amore è la peggiore.
  • Mi manca l'idealismo della gioventù, del tempo in cui esisteva ancora per me una chiara linea divisoria tra il bene e il male e credevo che fosse possibile agire sempre in accordo con princìpi inamovibili.

Sorridente barba ben curata orecchini vistosi con entrambe le mani alzate fa segno di vittoria

Ringo Starr

Pseudonimo di Richard Parkin Starkey, è un batterista, cantautore, compositore, attore, pittore e doppiatore britannico. Dal 1962 al 1970 è stato il batterista e talvolta cantante principale o corista del complesso musicale dei Beatles.
(Liverpool, 7 luglio 1940)

Aforismi e citazioni di Ringo Starr

  • Mi piace Beethoven. Specialmente le poesie.
  • La parsimonia è un lusso che non tutti si possono permettere.
  • A non andare d'accordo, dopo mezz'ora che stanno insieme, sono Paul e Lennon. O per meglio dire, non legano se si incomincia a parlare di canzoni. Sono troppo diversi per mentalità.
  • Il mondo è pieno di gente che crede ai dischi volanti. Anche nella compassata Inghilterra non mancano i 'visionari spaziali'.
  • Quando si passano i trent'anni, e si ha la sensazione d'aver già avuto tutto dalla vita, ci si sente come paralizzati.
  • Oggi, in un mondo sovrappopolato, intasato, sull'orlo dell'inabitabilità, se proprio vuoi andartene lontano, che direzione si può prendere? Lo spazio, non le pare?
  • George Martin è diventato sordo da un orecchio, ora può lavorare solo in mono.
  • Mentre sono in macchina a volte chiudo gli occhi e medito, tanto è il mio autista a guidare.
  • Woody Allen mi piace perché è più brutto di me.

Bisogna dunque che la persona umana
abbia quel minimo di consistenza economica
che gli consenta l’esercizio della sua libertà e dignità,

senza la quale sarebbe un’anima senza corpo
e una sovranità senza territorio.

Per la maggior parte della gente,
niente crea più problemi

dello sforzo di pensare
.

una vecchia foto alla presentazione del libro, visibile con un montaggio sulla sinistra, il personaggioha già una certa età, ha le guanciotte, è molto serio nell'espressione, impeccabile in giacca blu, camicia azzurra, cravatta blu notteIl giorno della civetta è un romanzo di Leonardo Sciascia, terminato nel 1960 e pubblicato per la prima volta nel 1961 dalla casa editrice Einaudi, l'ultima ristampa è del 2002.

Leonardo Sciascia

(Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989)
Leonardo Sciascia è stato uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, sceneggiatore, drammaturgo e insegnante di scuola elementare italiano.

Aforismi e citazioni Leonardo Sciascia

  • Nulla di sé e del mondo sa la generalità degli uomini, se la letteratura non glielo apprende (da La strega e il capitano, 1986).
  • La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini (da Il cavaliere e la morte, 1988).
  • Il popolo… Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna.
  • Il popolo, la democrazia […] sono belle invenzioni: cose inventate a tavolino, da gente che sa mettere una parola in culo all’altra e tutte le parole nel culo dell’umanità.
  • La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c’è più né sole né luna, c’è la verità.
  • Incredibile è l’Italia: e bisogna andare in Sicilia per constatare quanto è incredibile l’Italia.
  • È inutile tentare di incastrare nel penale un uomo come costui: non ci saranno mai prove sufficienti, il silenzio degli onesti e dei disonesti lo proteggerà sempre. Bisognerebbe sorprendere la gente nel covo dell’inadempienza fiscale, come in America.
  • La Chiesa è grande perché ognuno ci sta dentro a modo proprio
  • La famiglia è l’unico istituto veramente vivo nella coscienza del siciliano: ma vivo più come drammatico nodo contrattuale, giuridico, che come aggregato naturale e sentimentale. La famiglia è lo Stato del siciliano.
  • Quando c’è in giro tanta pietà per gli animali, pochissima ne resta per l’uomo.
  • Tutti i nodi vengono al pettine. Quando c’è il pettine.
  • Un orologio che va male non segna mai l’ora giusta; un orologio fermo la dà esatta due volte al giorno.
mosaico finissimo a colori i magi hanno una cappellino rosso e sono vestiti in modo ricco e sgargianteBasilica di Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna: "I tre Re Magi". Dettaglio da: "Maria col Bambino attorniata da angeli". Mosaico di scuola ravennate italo-bizantina, completato entro il 526 d.C. dal cosiddetto "maestro di Sant'Apollinare". I Magi sono indicati coi nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Re Magi

Nella tradizione cristiana i Re Magi sono alcuni astronomi e sacerdoti zoroastriani che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo "il suo astro" giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il "Re dei Giudei" che era nato.

Frasi, citazioni e Aforismi sui Re Magi

  • È brutto ricevere regali non graditi. Pensa al sorriso di circostanza quando Maria, scartando i regali dei Re Magi, capì che era mirra.
    (dlavolo su Twitter)
  • I Re Magi erano persone certe che nella creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che l’uomo può e deve tentare di scoprire e decifrare.
    (Papa Benedetto XVI)
  • Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele».
    Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
    Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

    (Vangelo di Matteo)

Bellissimo sorriso da romano, occhi piccoli, fronte larga capelli scuri, un primo piano dell'attore

Christian De Sica

(Roma, 5 gennaio 1951)
Attore, regista e cantante italiano.
Raggiunge la popolarità grazie alla partecipazione a numerose commedie di successo, in particolare i cosiddetti cinepanettoni, nei quali forma un'affiatata coppia comica con Massimo Boldi.

Dialoghi dai film di Christian De Sica

  • [Sandro (Christian De Sica) e Lorenzo (Massimo Boldi) hanno appena salutato le mogli partite per le vacanze]
    Ma che fai, te sei commosso?
    No, è che le partenze mi comunicano sempre un certo pathos malinconico.
    Ma tu devi esultare caro mio, perché stanno per scattare festeggiamenti a raffica! Si inizia già stasera eh!
    Già, già…stasera mia moglie mi ha organizzato un minestrone da scaldare, figurati!
    Invece io ti ho organizzato due zoccolone da trombare, non lo so, scegli tu eh!!
  • (Riccardo Garrone e Rossella Como trovano il figlio Christian De Sica a letto con un uomo. Una battuta a testa)
    Comunque è tutta colpa tua!
    Ah sì eh? È colpa mia se c’abbiamo er fjo frocio!
    Eeeeehhhh frocio!…Bisex…moderno, mamma ecco…moderno!
  • [Antica Roma. Il Senatore Atticus (Christian De Sica) all’amante (Gabriella Labate)]
    Ma che fai? Sei gelosa della mia signora, la panzona? Lo sai quant’è che non me la calzo? Dalle Guerre Puniche!
  • (Antica Roma. Christian De Sica e la prostituta Anna Falchi)
    Come ti chiami?
    Sono Poppea.
    Nome d’arte!
    Sì, di mio faccio Pomponia.
  • [Cesare (Christian De Sica), commesso in un negozio di calzature, infila una scarpa all'amico Fabrizio Bracconeri]
    Ma che te lavi i piedi con la saponetta al pecorino?!
  • (Il burino Christian De Sica e Nathalie Caldonazzo)
    Lo sapevate che gli scampi sono afrodisiaci?
    Sì, ma sono anche tanto pesanti.
    Ti si rinfacciano?
    Mica ho capito.
    Te se ripropongono…li rivedi?!
  • (Un gruppo di ragazze e Christian De Sica)
    Dai, andiamo a ballare.
    D’accordo, però peggio per voi: c’ho un gioco anca-bacino che praticamente una rischia di rimanere incinta!
  • [Opinabile “perla di saggezza” di Don “Buro” (Christian De Sica)]
    Viva la beata ignoranza: ti fa star bene di testa, di cuore e di panza!
  • (Da:”Com’era sta margherita”)
    Siani: "Eccola (gli porge la foto)!" 
    De Sica: "Ma è ‘n cesso! E te volevi ammazzà pe questa?" 
    Siani: "Sò 'nnammurato!" 
    De Sica strappa la foto e la butta nel water: "Aaaaaaaaaaaah! Ecco fatto! Il cesso nel cesso!"
  • "Ce tenevo tanto a datte un fijo..."
    "All'età nostra? Io c'ho 'l seme pigro, tu c'hai l'utero che sbadija. Non famo un fijo, famo un ghiro!"(Sabrina Ferilli e Christian De Sica)

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